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Il mare ci vince

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Raccolte sotto il titolo Il mare ci vince, Laura Federici presenta una serie di nuove opere caratterizzate da linguaggi diversi - grandi tavole a olio, video, interventi pittorici su fotografia – accomunate tuttavia da pochi, eletti soggetti, collegati da un fil rouge che si snoda intorno ai temi del tempo, del movimento, della memoria, da sempre centrali nella poetica dell’artista. Anche in questi lavori recenti la scelta di reiterare quasi ossessivamente alcuni temi - figure di bambini, il mare, gli alberi - appare sintomatica della ricerca e della peculiare modalità operativa della Federici che, muovendosi in una zona di confine fra pittura e registrazione meccanica della realtà, dà vita – sull’onda di un incessante moto à rebours nei tempi del proprio vissuto -  a una costellazione di opere che dialogano fra loro in un continuo gioco di stratificazioni di memoria e visioni.

 

“All’origine vi sono, come sempre, le fotografie, i filmati con cui Federici riprende la realtà, la tiene in “ostaggio”. Un serbatoio di immagini da cui estrarre, a distanza di tempo, quei frammenti, ormai bloccati in fotogrammi, capaci di illuminare dimenticati paesaggi interiori, di attivare l’immaginazione, il meccanismo della memoria, e su cui iniziare a lavorare incessantemente, ossessivamente, sull’onda di un movimento che, attraverso la pittura, tenta di recuperare sensualità, ricordi, sensazioni: schegge, simulacri, tracce di realtà da rinvenire nel colore, attraverso il colore, per arrivare ad un’immagine che è, in primo luogo, cristallizzazione di un’emozione interiore.”(dalla presentazione in catalogo di Francesca Lombardi)

 

“E di nuovo la Federici ci dimostra che il media non è più un limite, ma appunto un mezzo che le permette di creare senza limitazioni di senso, di tema o stile. Dal quadro al video e di nuovo al quadro quindi. Ed ecco di nuovo la nostra protagonista-bambina, composta da una struttura corporale ancor più frastornata dal segno e dal croma, rispetto al video precedentemente citato, quasi a divenire iconica, metafisica ma non irreale, tanto da divenire, il simbolo stesso  di una rigenerazione della pittura di Laura Federici.”(dalla presentazione in catalogo di Claudio Crescentini)

 

Testo Francesca Lombardi PDF

Testo Claudio Crescentini PDF

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_ 2016

_ galleria Andrè, Roma

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